Insieme siamo più forti

L’Associazione “Un Cuore Un Mondo” ha aperto una collaborazione con l’Associazione “Una Voce per Padre Pio”. Questa Associazione ha tanti progetti di aiuto e solidarietà ed è conosciutissima.

La collaborazione con la nostra Associazione si inserisce in un loro progetto particolare che si chiama Cuori Ribelli: un progetto che promuove la salute dei bambini con un programma medico sanitario rivolto alla popolazione più vulnerabile della Costa d’ Avorio e che si prefigge di individuare “cuori ribelli” che potrebbero essere la causa di molte morti premature.

Attraverso corridoi umanitari sanitari, l’Associazione Una Voce per Padre Pio ha trasferito in diversi ospedali italiani i casi più urgenti. Tra gli ospedali figura anche la nostra eccellenza, l’Ospedale del cuore Apuano.

Inizia così il nostro viaggio.

I presidenti delle due Associazioni, Mario Locatelli per l’Associazione Un Cuore Un Mondo ed Enzo Palumbo per l’Associazione Una Voce per Padre Pio prendono contatti e le due responsabili Enrica per Un Cuore Un Mondo ed Ines per Una Voce per Padre Pio organizzano partenze, arrivi ed accoglienze. Costa d’Avorio e Italia sono connesse e la speranza può partire.

La prima ad arrivare è una ragazzina di dodici anni accompagnata dalla mamma. Si chiama Paula è silenziosa, ma attenta e curiosa così è più facile capirsi. Anche la mamma è disponibile e si sforza di capirci e farsi capire e nello sforzo reciproco abbiamo instaurato un rapporto di fiducia e rispetto.

Poi sono arrivati Trevis e la mamma. Trevis è un bambino di un anno, bellissimo e vivace come lo sono i bimbi di quell’età; la sua salute è migliorata e la mamma è felice.

Infine è arrivata Miranda con la mamma Ginette; Miranda è una bimba di due anni, occhi spalancati su tutte questa novità. Per fortuna la mamma di Miranda ha potuto conoscere la mamma di Trevis e rasserenarsi. Poter condividere le proprie paure e la propria lingua rende sempre più facile la situazione: le due mamme hanno fatto squadra e per noi è stato un piacere passare con loro anche momento di scherzi e serenità.

La lingua purtroppo ci ostacola un poco: parlare attraverso Google traduttore limita il dialogo all’essenziale per cui le storie che sono dietro le loro vite non sempre riusciamo a conoscerle pienamente. Ma al di là di questo piccolo problema resta la lingua universale dell’accoglienza.

Siamo contenti di condividere questo sentimento con l’Associazione Una Voce Per Padre Pio; è un esempio per noi e anche un sostegno. Chi opera nel sociale a volte può sentirsi solo e sfiduciato, confrontarsi con loro ci ha dato una sferzata di energia e la loro presenza ci fa compagnia in questo cammino. Ancora una volta abbiamo avuto la conferma che il bene non conosce frontiere e che se uniamo le forze riusciamo a smuovere le montagne.