Il primo giorno delle volontarie

Ieri, lunedì 29 Giugno, due volontarie sono potute tornare a svolgere il loro servizio in degenza pediatrica, un giorno emozionante perchè sancisce l’inizio di una normalità ormai perduta, una normalità che da molti giorni viveva solo nei ricordi. Le volontarie hanno conosciuto due bambini: Nicolò e Silvia, entrambi vivaci e impazienti di giocare, divertirsi e volare fuori dall’Ospedale attraverso i tanti universi creati dalla fantasia. Le volontarie hanno, inoltre, conosciuto diverse mamme, tutte felici di sapere che il nostro servizio è ricominciato, tutte emozionate per un rientro tanto atteso e sperato. Al termine della giornata una volontaria ha scritto sul nostro diario: “siamo felici di aver ricominciato, il Covid non ci fa più paura!”
Ed è così che noi vogliamo iniziare questa nuova avventura, sempre attenendoci alle regole e lavorando meticolosamente in sicurezza, ma presenti per i genitori e per tutti i bambini.

In foto un disegno fatto per noi dalla nostra grande amica: Laura Ghilarducci

Il ritorno dopo 120 giorni

Dopo circa centoventi giorni la direzione dell’Ospedale del Cuore ha dato il permesso alle volontarie di tornare in degenza pediatrica per portare calore e affetto ai bambini cardiopatici e alle loro famiglie. Il lungo stop imposto per l’emergenza Covid19 è stato duro e, in alcuni momenti, difficile da sopportare. Il peso della chiusura, di non poter svolgere le attività con i bambini, di non poter più vivere le forti emozioni che scaturiscono dal sorriso di un bambino, dalla gioia di un abbraccio, dalla sincerità di un saluto. Tutte le volontarie, durante questo periodo, ci hanno espresso la loro volontà di tornare presto con i bambini, di tornare ad aiutare chi ha più bisogno e portare avanti gli innumerevoli progetti di Un Cuore Un Mondo.
Oggi, le volontarie faranno il loro ritorno prendendo le necessarie precauzioni e seguendo dettagliatamente le norme anticontagio fornire dall’Ospedale del Cuore. Questo è un giorno importante per noi e per il volontariato, perchè sancisce quel parziale ritorno alla normalità che tutti noi abbiamo sempre aspettato.

Al mare con Un Cuore Un Mondo

Con l’inizio stagione estiva torna il nostro kit estate, semplici oggetti che si vanno ad aggiungere alla collezione di articoli che proponiamo a chiunque voglia sostenerci. Un telo da mare e una palla per portare Un Cuore Un Mondo nelle vostre vacanze al mare, un kit che vi permette di aiutarci a svolgere il nostro lavoro nel migliore dei modi. Non solo un telo e una palla, ma riceverete anche un paio di occhiali da sole in omaggio. Qualche giorno fa vi abbiamo annunciato che a breve sarà possibile tornare con le volontarie in degenza pediatrica, lentamente tutto sta tornando alla normalità e riprenderanno vita le nostre numerose iniziative. Per maggiori informazioni contattateci su: volontarie@uncuoreunmondo.org

E’ il tuo momento, dona il tuo 5×1000 a Un Cuore Un Mondo

Negli ultimi giorni, molti di voi ci hanno chiesto che cosa si può fare per aiutarci. Messaggi di questo tipo ci dimostrano il vostro affetto per noi e per l’Ospedale del Cuore, un affetto che si rinnova costantemente e che può solo riempirci di orgoglio. A tutte le richieste noi rispondiamo così: il gesto più semplice, ma anche di fondamentale importanza, che potete fare per noi è donare il vostro 5×1000. Il 5×1000 è una risorsa indispensabile per Un Cuore Un Mondo, perchè ci permette di continuare a svolgere la nostra missione e a migliorare il nostro servizio. I due grandi progetti iniziati con il 2020: la nuova struttura di accoglienza a Turano e il progetto Un Mondo Nel Cuore in Sala Giochi, sono di possibile attuazione solo grazie al vostro aiuto e alla vostra grande generosità. Donare il tuo 5×1000 è gratis, non costa nulla ed è molto semplice. Nella tua denuncia dei redditi, scrivi il nostro codice fiscale: 92010270459.

La novità di Un Cuore Un Mondo

Una grande novità sta per arrivare per noi di Un Cuore Un Mondo, per i bambini ricoverati all’Ospedale del Cuore e per le loro famiglie. Dopo un lungo periodo di assenza dovuto all’emergenza Covid19 le nostre volontarie sono pronte al ritorno in degenza pediatrica. Chiunque salirà in Sala Giochi, lo farà con la massima sicurezza: alle nostre volontarie sarà misurata la temperatura all’entrata dell’Ospedale e saranno fornite loro mascherine chirurgiche pulite. Poter tornare dopo tanti giorni a svolgere le attività del progetto “Un Mondo nel Cuore” è per noi un grande traguardo. In questi mesi abbiamo pensato molto a quanto fatto, i nostri ricordi sono stati pervasi dalle centinaia di storie vissute in Sala Giochi, dalle risa dei bambini, dalla bellezza delle iniziative, dalla gioia dei genitori, dal calore della solidarietà. L’armonia che si era creata tra le nostre volontarie e i bambini era unica: una melodia che ci permetteva di entrare in contatto con chi ha più bisogno e aiutare a lottare, aiutare a gioire, aiutare a salvare.

Le raccolte, le donazioni

Negli ultimi giorni una donazione molto importante ci è arrivata dai genitori di Emily, una bellissima bambina che è stata operata all’Ospedale del Cuore e che ora sta molto bene. La donazione è il ricavato di una raccolta fondi in collaborazione con l’Associazione “Insieme per i diritti dei nostri figli”, una onlus che condivide con noi la missione di lottare insieme e per i bambini. Martina e Alan hanno unito la passione che hanno per la palestra alla solidarietà e, a Dicembre, hanno organizzato un evento che gli ha permesso di raccogliere un’importante somma da donare a noi. Sono gesti che ci riempiono di felicità e che ci ricordano di come Un Cuore Un Mondo sia entrato nell’anima e nei ricordi delle persone.

Verso la realizzazione di un sogno

Il sogno di aprire una nuova struttura di accoglienza sta prendendo forma, nonostante l’emergenza Covid19, i lavori procedono senza intoppi. Per adesso siamo riusciti a rendere abitabili due stanze, ma, dopo un grande lavoro di ristrutturazione, riusciremo a mettere a disposizione nove stanze per nove famiglie. Un ulteriore passo in avanti è stato realizzato Sabato 6 Giugno, con un primo trasloco di diversi mobili da una struttura situata a Montignoso alla nuova casa di Turano. Il lavoro sarebbe stato impossibile senza l’aiuto del nostro storico amico Anselmo, presidente della Cooperativa Gioia, aiutato dai suoi colleghi e soci. Anselmo, che ha colto l’occasione per farci un’importante donazione, si è sempre dimostrato sensibile verso la nostra causa e ha sempre sostenuto i nostri progetti. Inoltre, un aiuto fondamentale, ci è arrivato dalla Croce Rossa di Massa, che ha messo a disposizione non solo i mezzi necessari per spostare i mobili da una struttura all’altra, ma anche due ragazzi che ci hanno aiutato nel trasloco. Un grazie di cuore, quindi, agli amici della Croce Rossa e della Cooperativa Gioia per aver reso possibile questo ulteriore passo verso la realizzazione di un sogno.

Un compleanno di solidarietà

Sabato 6 Giugno è stata una giornata importante per l’accoglienza di Un Cuore Un Mondo e per tutte le famiglie che alloggeranno nelle nostre strutture. Anselmo, uno storico amico della nostra onlus, e presidente della Cooperativa Gioia, per il suo compleanno ha deciso di raccogliere un’importante somma di denaro e donarla a noi. La sua donazione ci aiuterà nella ristrutturazione della nuova casa di accoglienza che Un Cuore Un Mondo metterà a disposizione per altre nove famiglie. Il gesto di Anselmo è di fondamentale importanza per noi perchè ci aiuta a portare avanti un ambizioso progetto, un gesto che ci dimostra, nuovamente, il vostro supporto e il vostro affetto nei nostri confronti, un gesto che ci mostra come l’umanità e la solidarietà non si fermino davanti a nulla. Grazie Anselmo per questo gesto, grazie a nome di Un Cuore Un Mondo e di tutte le famiglie che potremo aiutare.

Le nostre risposte

  • Che cosa significa accoglienza per voi?

Accoglienza per noi significa fornire una casa a chi è lontano da casa, dare supporto e affetto a chi affronta un lungo viaggio, dare conforto e riparo a chi ha bisogno. Accoglienza è calore, quel calore che solo a casa si può ricevere, quel calore che fa riposare i corpi stanchi e unisce tutte le persone, quel calore che viene dalla solidarietà e dall’amore per il prossimo, quel calore che cerchiamo sempre di trasmettere a tutti i nostri ospiti.

  • Come riuscite a ricreare il clima di normalità per le famiglie dei vostri piccoli ospiti?

La normalità è formata da tante piccole cose, in primo luogo cerchiamo, di concerto con l’Ospedale del Cuore, di creare una routine e un clima di serenità per tutti i nostri ospiti. La routine è importante perché permette ai genitori di rimanere sempre impegnati e di non smarrirsi nei propri pensieri e preoccupazioni. Il clima di serenità, invece, è formato dalle attività svolte in degenza pediatrica e da tutti i servizi che Un Cuore Un Mondo mette a disposizione per tutti gli ospiti. Un altro elemento importante è l’ascolto: fornire un punto di ascolto e supporto è per i nostri ospiti un’ancora su cui possono sempre fare affidamento. La normalità, con il passare dei giorni, si crea da sé: nelle strutture di accoglienza i genitori dei bambini si conoscono e condividono emozioni e sensazioni, il tutto concorre a creare uno spirito di amicizia e armonia che aiuta gli ospiti a trovare un nuovo equilibrio.

  • Ci sono state esperienze significative che hanno segnato la storia dell’associazione?

È difficile scegliere una storia particolare tra le tante che sono successe in ventisette anni di Un Cuore Un Mondo. Ogni bambino porta con sé una storia unica e irripetibile e tutti hanno lasciato dentro di noi un fuoco di emozioni e ricordi. Perché le attività dell’Associazione non si limitano all’accoglienza e al supporto, ma anche al condividere i sentimenti dei genitori, portare insieme a loro le difficoltà connesse al percorso ospedaliero e cercare di superarle insieme. Un ricordo che sempre portiamo con noi è quello di Muhammad, un bambino senegalese, residente in Italia, che ha dovuto affrontare un difficile e lungo percorso. Muhammad, appena nato, soffriva di una grave cardiopatia ed è stato subito operato all’Ospedale del Cuore. L’Associazione, insieme ai genitori, è stata sempre vicino al piccolo nel lungo percorso di recupero post-operatorio, tanto da stringere un forte rapporto di affetto e amicizia con tutti i familiari. Abbiamo condiviso momenti duri che ci hanno insegnato l’importanza della solidarietà e della lotta per la vita, abbiamo conosciuto la forza che nasce dal cuore dei genitori nel non mollare mai e nel non cedere sotto i colpi della vita. Con la famiglia di Muhammad abbiamo condiviso anche un Natale, un momento in cui l’amore e la solidarietà brillano nella sfolgorante luce della convivialità. La famiglia di Muhammad, nonostante sia musulmana, ha festeggiato con tutti noi la festa del Natale con allegria e gioia, perché il Natale non è solamente una festa cristiana ma è una festa di tutti, una festa dell’umanità, una festa della vita.

I regali di Dora

Dora è stata una paziente dell’Ospedale del Cuore, una bambina dalle mille energie, che noi di Un Cuore Un Mondo conosciamo molto bene. Lei e la sua famiglia partecipano sempre alle nostre iniziative e non si tirano mai indietro quando c’è da sostenere i nostri progetti. Dora, infatti, ha deciso di sua spontanea volontà di farci un dono pieno di significato e affetto: la sua carrozzina di quando era piccola. Un dono intriso di avventure e difficoltà superate, un dono pieno di ricordi e della sua battaglia per la vita, un dono colmo di quella forza che la contraddistingue anche adesso. Nelle nostre anime c’è la speranza che tutti coloro che riposeranno nella carrozzina di Dora acquistino il suo coraggio e la sua costanza, la sua determinazione e la sua voglia di vivere, la sua tenacia e la sua generosità. I genitori di Dora, oltre alla carrozzina, ci hanno portato un bellissimo passeggino che sarà fondamentale per rendere più comodo il soggiorno dei nostri futuri pazienti. Dora e la sua famiglia sono l’esempio di quanto sia fondamentale prendersi cura di chi ha bisogno, di quanto fare del bene dia un’immensa forza di superare ogni difficoltà, di come con un gesto si possa migliorare la vita delle persone.